sabato 14 luglio 2012

ENDLESS NOSTALGIA - Homemade Gloomy Pop (presentazione di PAOLO CESARETTI)



Paolo Cesaretti (uno degli ideatori delle IDL -INDUSTRIE DISCOGRAFICHE LACERBA e la fanzine FREE), ora archietetto e designer, ha scritto una bellissima presentazione per la ristampa degli ENDLESS NOSTALGIA.


Quella degli Endless Nostalgia è una delle storie più interessanti e meno note del decennio che ha cambiato la storia della musica pop, anche della nostra. Sebbene la loro sia stata una produzione ipertrofica - musica, scrittura, poesia, letteratura, grafica, spettacoli teatrali, performance video - restano ancora oggi pressoché degli sconosciuti. E’ una storia di adolescenza di provincia, quella provincia piccolo borghese che all’alba degli anni ottanta è ancora piena di buona volontà e animata da una laboriosità ingenua e colma di aspettative. E, come nella storia di tutte le adolescenze e di tutte le provincie del mondo, il desiderio di un altrove è motore e talvolta unica risorsa.

Questa raccolta, generosa e articolata, testimonia le qualità della formazione che ruotava intorno a Luca Rigato, vena compositiva malinconica ma ispirata, autore pop senza riserve, voce da crooner postmoderno.
Nel panorama musicale carbonaro e imitativo che caratterizza la nostra produzione indipendente dell’epoca, la musica degli Endless Nostalgia si evidenzia proprio per quell’anima pop che le band indigene di allora rifuggono. Da noi in quegli anni o fai rock-industrial-wave oppure sei considerato commerciale e di poco conto. Gli Endless Nostalgia invece battono altri territori, quelli di un alto artigianato pop di grande qualità che nella penisola, schiacciato dall’alternanza melodico-canzonettaro / autoriale-politico / hit-discotecaro del nostro mercato musicale, non metterà facilmente radici. Per un consistente intervallo di tempo, insieme a Monodroma, Panoramics, Moda e pochi altri, sono gli unici interpreti nostrani di un formato canzone complesso ed elegante che altrove, in quello stesso periodo, vive uno dei suoi momenti più belli ed esaltanti. E qui la storia prende una piega insolita: gli Endless Nostalgia in tanti anni di attività, e a fronte di un’infinita produzione casalinga di musica registrata e diffusa attraverso la loro The League Of The Gloomers, pubblicano solo un disco ufficiale con appena due brani. Troppo patinati per essere underground, troppo do-it-yourself per essere mainstream.
Innumerevoli gli appuntamenti mancati con l’occasione di rivelarsi ad un pubblico più ampio. Il perchè è semplice: quel pubblico ancora non esiste. Endless Nostalgia infatti colmano, pressoché in solitaria, il vuoto di un quinquennio, prima che la malinconia dei La Cruz o il teatrino electro-glam dei Bluvertigo (…) emergano come primo segnale evidente dell’inizio di una nuova stagione della canzone italiana.

Rileggo i comunicati della The League Of The Gloomers che, con meravigliosa ingenuità e trascinante entusiasmo, parla ai membri di un fan club autogestito, sorta di punto di convergenza per anime sensibili e introverse. Cooperativa pop per malinconici come loro stessi la definiscono. Ed è evidente la contro-modernità del termine cooperativa, un network senza esclusi, dotato di un proto-blog cartaceo diffuso attraverso una continua ed instancabile attività di corrispondenze postali. Lavoro di cesello quotidiano, con l’ambizione di costruire un mito partecipato. The League Of The Gloomers è un piccolo culto esclusivo che alimenta un immaginario alternativo alla quotidianità. La sua dimensione è narrativa più che fattuale, ed è popolata di alter ego con nomi che sembrano usciti dalle strisce di una graphic novel: Bi Nostalgia, David E.H., Chewed Pencil, The Fact (…).
Parallelamente la sua anima musicale esplora aspetti differenti di una stessa matrice umorale. Nei primi brani di questa raccolta già si evidenzia quanto energica e ispirata sia la produzione di Endless Nostalgia. Da Me & My Alter Ego a Ability è un’intera sequenza di suoni sintetici a bassa definizione che si combinano in arrangiamenti ricchi e stratificati. La voce di Rigato-Bi Nostalgia conduce e dirige killer-tracks dal refrain indimenticabile. E’ musica da fischiettare, che ti rimane dentro.
La combinazione di elementi che caratterizza l’avventura di The League Of The Gloomers e la produzione musicale degli Endless è particolarmente interessante. Vi si sovrappongono attitudini e strategie fino ad allora da noi inedite. L’essere pop e rivendicare a piena voce la propria indipendenza artistica, comporre hit embrionali con la ristrettezza di mezzi tipicamente DIY, creare un culto attraverso un club di fedelissimi travestito da fumettosa e prolifica corporation. Finalità ultima dichiarata il diffondere un prodotto artistico di consumo.

Le edizioni su nastro di The League Of The Gloomers sono numerose e significative. Caratterizzate nella veste grafica e nel packaging, diffuse in piccole tirature di alcune centinaia di copie, contengono musica, parole, immagini e segni che perimetrano con precisione l’estetica di quell’universo artistico. E racchiudono un’incredibile mole di lavoro.
Sono il prodotto di un gioco serio alimentato dall’idealismo e da una differente concezione del tempo. Ovvero, di un modo di operare che include il tempo, grandi quantità di tempo. Il modo della sostanza e della fisicità. E’ un’estetica fatta di desiderio mescolato a materia, solidità, imperfezione. Colla, forbici, fotocopiatrice, nastro magnetico: tutto è reale, ha consistenza fisica. Se sbagli l’errore rimane, è difficile rimediare. Non si torna indietro.

E’ un modo analogico. Un modo che oggi non ci appartiene più.
Forse è questo immenso patrimonio di tempo impiegato che fa la differenza.  Forse è questa l’unità di misura della passione. Forse da qui quell’ampia prospettiva futura in cui si è proiettata la musica, non tutta, di quegli anni e che si contrappone al nostro attuale presente continuo.

Paolo Cesaretti, Marzo 2012